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martedì 31 marzo 2009

Quattro buoni motivi per richiedere la "demo" di ArcGIS Desktop (ArcView, ArcEditor e tutte le estensioni)

Revisioni e note:
- 13 GENNAIO 2010: apportate alcune piccole modifiche
- 30 AGOSTO 2010: rilasciata la demo anche per la versione 10 (vedi articolo)

Cari utenti ArcGIS,
i motivi per richiedere una versione "demo" di ArcGIS Desktop (ovviamente gratuita) sono molti e interessano sia i neofiti che gli utenti esperti.


A mio avviso ci sono almeno 4 buone ragioni per non lasciarsi sfuggire questa opportunità:

1 - Conoscere e testare le potenzialità di ArcView
Avendo decantato nel post del 27 marzo le "grandi doti" dei prodotti ArcGIS, mi è sembrato opportuno completare quel discorso: la versione "demo" rappresenta infatti un ottimo strumento per verificare di persona le qualità e le potenzialità dei prodotti di fascia "Desktop".

2 - Condividere mappe e dati
Sono certo che i lettori più assidui di questo blog si chiederanno per quale motivo NON continuo, come promesso, la "serie" di articoli dedicati alla condivisione di mappe e dati... ma la domanda è fuori luogo!
Questo post infatti descrive il modo più semplice e naturale per condividere i vostri lavori : fate richiedere ai vostri interlocutori una versione dimostrativa di ArcView!

3 - Verificare le nuove funzionalità e le migliorie della versione 9.3
Quindi una valida opportunità per gli utenti delle versioni 9.2 (o precedenti) che possono valutare, in base a dati oggettivi, se richiedere l'aggiornamento... ovvero se aderire ai programmi di manutenzione software di ESRI Italia.

4 - Verificare di persona le potenzialità di ArcEditor
Opportunità questa riservata agli utenti già esperti nell'utilizzo di ArcView, con particolare riferimento alla possibilità di realizzare geodatabase dedicati alla multiutenza, in grado di gestire le relazioni, il versioning e molto altro: un geodatabase "quasi" al massimo livello, dove il "quasi" è d'obbligo perchè, per raggiungere il "top", manca ancora ArcGis Server Basic (ex ArcSDE) .

Dopo questa lunga ma necessaria premessa, scrivo questo articolo con 3 obiettivi:
1 - fornire le indicazioni per richiedere il DVD "ArcGIS Desktop 9.3.1 Evaluation Software";
2 - illustrare la procedura corretta per effettuare l'installazione;
3 - suggerire un modo rapido e "efficace" per iniziare a conoscere il mondo ArcGIS.

Precisiamo subito che Esri, per ovvi motivi commerciali, offre ormai da diversi anni l'opportunità di avere in prova una versione "di valutazione" del suo prodotto più venduto: ArcView.
Ma proprio recentemente questa opportunità è stata resa ancor più interessante: infatti la versione dimostrativa comprende ora ArcEditor... il "fratello maggiore" di ArcView o meglio, in termini più tecnici, il livello superiorie di licenza.

Vorrei anche precisare che i prodotti contenuti nella versione dimostrativa di ArcGIS Desktop 9.3.1 sono perfettamente identici alle versioni commerciali: stesse funzionalità e stesse capacità...
L'unico "difetto"rigurada l'utilizzo che, purtroppo, è limitato a soli 2 mesi!

Ma che senso avrebbe richiedere un software senza disporre degli strumenti, almeno quelli di base, per apprenderne l'utilizzo?
Fortunatamente la versione demo comprende anche i “tutorial” (ovvero manuali + dati) per consentire a tutti un rapido apprendimento almeno delle nozioni di base.

In realtà il primo approccio ai software ArcGIS è oggi molto più semplice che in passato, esistono infatti alcune recenti e importanti iniziative:
- innanzitutto quelle degli amici di Esri Italia che sono impegnati a predisporre e/o aggiornare manuali e documentazione tecnica in lingua italiana... il tutto, entro breve, sarà liberamente scaricabile dal sito web (nota: diamogli tempo... si tratta di una "rivoluzione" piuttosto importante!);
- i forum e i blog italiani (pochi ma buoni!);
- il nuovo portale delle risorse ( resources.esri.com ) istituito da Esri America per supportare meglio la propria “comunità” di utenti... ormai alcuni milioni!

Veniamo ora agli aspetti più "pratici", per ora potete richiedere una "demo" (versione 9.3.1) cliccando sul seguente link http://www.esri.com/apps/products/offers/av93dvd/index.cfm ovvero accedendo alla pagina web mostrata all'inizio di questo articolo.
Tenete presente che entro breve tempo il servizio di richiesta verrà reso accessibile direttamente dal sito di Esri Italia. Nel frattempo è però gestito da ESRI America che "gira" la richiesta ad ESRI Italia: sarà quest'ultima, entro pochi giorni, ad inviarvi il DVD.

Ovviamente, trattandosi di prodotti software di un certo livello, Esri richiede, giustamente, la compilazione di una scheda dati per sapere in che "mani" finiscono i propri software.
Una decisione che mi trova in perfetta sintonia ed anzi aggiungo da parte mia la raccomandazione di non abusare di questa opportunità: richiedete la "demo" solo se avete intenzioni serie!

Veniamo ora all'installazione precisando nuovamente che la demo installa "ArcEditor": ma allora che fine ha fatto ArcView?

Chi ha letto il mio post del 27 marzo sa bene che ArcEditor è il livello "superiore" di ArcView: lo stesso identico software con l'aggiunta però di ulteriori funzioni e capacità.
ArcEditor presenta infatti la stessa interfaccia e lo stesse modalità di utilizzo di ArcView, il software GIS più diffuso e conosciuto nel mondo!

Inserite il DVD e, nella schermata che segue (tenete però presente che la figura qui sotto fa riferimento alla versione 9.3), scegliete la prima voce in elenco ovvero "Install ArcGIS Desktop and ArcGIS Desktop Extensions Evaluation", seguite poi la procedura...
Trattandosi di una versione a scopo dimostrativo mi sembra logico selezionare l'installazione "completa"...



ATTENZIONE: l'installazione dei software NON comprende quella dei dati funzionali ai tutorial!
Per installare anche i dati dovete selezionare, nella schermata iniziale, la voce "ArcGIS Desktop Tutorials" e seguire la procedura...

L'installazione termina con la richiesta di attivazione della licenza, in pratica viene richiesto l'inserimento di alcuni vostri dati identificativi insieme al Registration Number. Quest'ultimo, un codice di 9 cifre preceduto dal suffisso "EVA", è indicato all'interno della custodia del DVD.

La richiesta di attivazione può essere effettuata in diversi modi.
Da parte mia mi limiterò a descrivere quella che, a mio giudizio, è la modalità migliore, anche se richiede qualche minuto in più...

La procedura si articola in 6 step:
Step 1 - cliccate sul seguente link https://service.esri.com/index.cfm?fa=registration.gateway per collegarvi alla pagina web "Product registration" (vedi figura), nelle 2 tendine in basso scegliete il prodotto "ArcEditor Single Use" e la versione "9.3".



Step 2 - inserite i vostri dati identificativi con particolare attenzione all'indirizzo e-mail, infatti il file di attivazione verrà inviato proprio a questo indirizzo!!!

Step 3 - nella casella superiore inserite il codice Registration Number riportato internamente alla custodia del DVD, lasciate invece VUOTA la casella intermedia (serve infatti per inserire il codice scritto sulla chiave USB necessaria per utilizzare le versioni commerciali), nella tendina inferiore selezionate il sistema Windows del vostro PC (nota: Windows Vista NON compare ancora, scegliete tranquillamente XP).

Step 4 - passate oltre! ... le versioni demo NON richiedono infatti la compilazione di questa scheda.

Step 5 - inserite TUTTI i flag, in questo modo da ottenere i codici di attivazione di tutte le estensioni disponibili (3D Analyst, Spatial Analyst, Publisher...).

Step 6 - verificate la correttezza dei dati inseriti e cliccate sul pulsante "Submit" per terminare la vostra richiesta.

Dopo alcuni secondi, ammesso che abbiate seguito correttamente le mie istruzioni, comparirà una schermata che vi avverte che il file di attivazione è stato generato con successo ed inviato all'indirizzo indicato nello step 2.
ATTENZIONE: in condizioni ottimali la mail di ESRI arriva entro pochi minuti, in alcuni casi ho invece verificato tempi di attesa ben maggiori: 4-5 ore e oltre...
Alla fine però il file arriva!

Tenete presente che alcune attese potrebbero essere imputate ai firewall del vostro sistema che "bloccano" la mail di ESRI a causa del file allegato.
Infatti l'estensione di quest'ultimo (*.esu9) è certamente "strana" e, in quanto tale, non piace ai sistemi di sicurezza (in tal senso speriamo che ESRI si decida presto a zippare il file prima di inviarlo!).
In questi casi cercate di impostare diversamente il vostro sistema (tenete conto che le mail provengono dall'indirizzo keycodes@esri.com ) oppure, nello step 2, indicate un indirizzo mail per il quale siete certi di non avere blocchi...

Una volta ricevuto il file potete finalmente attivare il vostro ArcEditor e, ovviamente, tutte le estensioni!
Generalmente è sufficiente lanciare il file .esu9 tramite un semplice "doppio click" e poi rispondere positivamente alle schermate che appaiono a monitor...

A volte però il file non viene riconosciuto dal PC, in questi casi occorre effettuare le seguenti operazioni:
1 - avviare l'applicazione "Desktop Administrator" accessibile dal menu start->tutti i programmi->ArcGIS
2 - selezionare sulla sinistra la voce "Register single use and extensions" e poi premere il pulsante "Register now" a destra...
3 - nella schermata successiva selezionare l'ultima voce in elenco, ovvero "I have received...", e proseguire...
4 - l'applicazione chiederà di ricercare su disco e selezionare il file *.esu9, premendo OK si attiverà finalmente ArcEditor e si potrà uscire da "desktop administrator"...

Prima di utilizzare il software vi consiglio però di scaricare dal sito ESRI l'ultimo Service Pack disponibile, in tal senso fate riferimento al mio post del 15 dicembre.
Una volta scaricato il Service Pack è sufficiente un doppio click su questo file per avviare l'installazione.

Siete ora pronti per iniziare ad utilizzare il ArcEditor e tutte le estensioni... ma attenzione: il conto alla rovescia è già iniziato: avete a disposizione 60 giorni!
Vi faccio solo notare che mentre ArcEditor, ovvero il programma "base", è subito operativo, l'utilizzo delle estensioni richiede un ultimo passaggio: l'utente deve infatti accedere al menu Tools (è indifferente se in ArcMap o in ArcCatalog), cliccare sulla voce Extensions e, nella maschera che appare, attivare i flag corrispondenti alle estensioni che intende utilizzare (nel dubbio attivatele tutte!).

Per acquisire velocemente almeno le nozioni di base, suggerisco di concentrare la vostra attenzione sul manuale "ArcMap_Tutorial.pdf".
Lo troverete, assieme a molti altri documenti in formato PDF (quasi 100!), nella cartella C:\Programmi\ArcGIS\Documentation (nota: la posizione di questa cartella dipende dalle impostazioni che avete scelto in fase di installazione).

ATTENZIONE: di questo e di altri manuali "base" esiste anche la versione tradotta in italiano.
Come accennato ad inizio articolo, questi manuali saranno a breve accessibili dal sito di Esri Italia assieme ad alcuni video-corsi (vedi anche post del 3 luglio 2009 )
Consiglierei anche una rapida lettura del manuale "ArcCatalog_Tutorial.pdf" (disponibile anch'esso in lingua italiana)...

In un secondo momento potete iniziare a consultare gli altri documenti PDF.
Fra questi ritengo particolarmente interessante il manuale "Getting Started With ArcGIS" perchè affronta il problema dell'impostazione di un progetto GIS con una visione più ampia, al di là quindi delle singole funzionalità di ArcView.
Non a caso la seconda parte del manuale si intitola "Planning a GIS Project". Particolarmente indicativa la pagina 71 che, per semplicità, vi espongo qui sotto:

Purtroppo dalla versione 9.3 questo manuale non fa più parte dei PDF a corredo del software e, in tutta sincerità, non ne comprendo il motivo. Fortunatamente lo potete ancora reperire su internet, vi basterà inserire il titolo in un qualsiasi motore di ricerca...
Anche di questo manuale esiste una versione italiana - "Primi passi con ArcGIS" - che Esri Italia, circa 2 anni fa, distribuiva all'interno del cofanetto "Concetti e tecniche del GIS". Provate a cercare tra amici e parenti, magari riuscite a recuperarla...

Siete forse "pigri"? Nessun problema!
Sul DVD, internamente alla cartella "Demos", troverete infatti i video tutorial dei 2 manuali da me consigliati, assieme ad alcuni altri filmati introduttivi (nota: i video sono in formato *.swf e potete visualizzarli anche tramite Internet Explorer... ).
Da notare che gli stessi video sono disponibili anche via web cliccando sul seguente link http://www.esri.com/software/arcgis/eval-help/tutorials.html .

A proposito di video: nel post del 18 settembre 2009 ho pubblicato un semplice video-corso avente come oggetto la realizzazione di un piccolo geodatabase. Da notare che quel post è nato dalla richiesta di una studentessa che - giustamente - lamentava alcune "lacune" in merito ai tutorials ESRI.

Vi segnalo inoltre che troverete ulteriori informazioni sulla versione demo al seguente link http://www.esri.com/software/arcgis/eval-help/index.html , accedendo alla pagina web mostrata nella seguente figura (doppio click per ingrandirla).



Per ultimo vi segnalo che il DVD contiene, ovviamente, molte più informazioni e "risorse" di quelle segnalate in questo articolo.
Fra queste vorrei solo evidenziare la possibilità, cliccando sulla voce "Access Free 2D Maps, 3D Globes and Reference Layers", di accedere gratuitamente ad una serie di mappe e dati di grandissimo valore: i servizi "ArcGIS online" con i quali, non a caso, ho inaugurato questo blog!

Spero di esservi stato utile.
Saluti
PaoloGIS

venerdì 27 marzo 2009

ArcReader: uno strumento utile e gratuito... ma chi lo utilizza?

Cari utenti ArcGIS,
dopo il doveroso chiarimento inserito nel precedente post, torno a occuparmi della condivisione dei lavori realizzati con ArcView, ArcEditor o ArcInfo.

Un contesto questo in cui ArcReader dovrebbe essere lo strumento più utilizzato... ma non è così!
...o almeno non è così nel contesto italiano... magari all'estero ArcReader riscuote più fortuna...

In ogni caso la colpa non è di ArcReader ma di "altri" (vedremo poi di chi...), si tratta infatti di un software ben fatto e dalle grandi potenzialità.

Chi non l'avesse mai utilizzato (...e ritengo siano in tanti), può sincerarsi subito delle qualità di ArcReader semplicemente scaricando un documento di mappa che ho predisposto nei giorni scorsi: per farlo cliccate sul seguente link ProvaArcReader.pmf (nota: per evitare blocchi ho "zippato" il file).

La mappa è stata generata con ArcView 9.3, quindi potrete visualizzarla solo con ArcReader 9.3
...nessun problema se siete "fermi" ad una versione precedente: basta scaricare ArcReader 9.3 dal seguente link http://www.esri.com/software/arcgis/arcreader/download.html

Attenti però a selezionare il prodotto corretto! ArcReader infatti è un software "multipiattaforma" ovvero è disponibile non solo per Windows ma anche per Linux e Sun Solaris... una caratteristica piuttosto "sofisticata" che garantisce una maggiore portabilità dei vostri lavori: non male per il fratellino più piccolo della famiglia ArcGIS Desktop!

Tenete presente che l'unico requisito per effettuare il download è la registrazione nel "download database" di ESRI.
Se non lo avete ancora fatto dovete compilare la scheda rappresentata nella seguente figura, altrimenti inserite l'indirizzo e-mail indicato in fase di registrazione e procedete al download (ZIP di circa 191Mb).



Attenzione: la mappa che ho predisposto potrebbe risultare "lenta", ma ancora una volta non è colpa di ArcReader!
La lentezza infatti è dovuta all'utilizzo di dati disponibili su web (in pratica una "selezione" di quelli descritti nei post di febbraio: PCN, ArcGIS Online e Digital Globe), ci tengo a precisare che su una linea ADSL "normale" i tempi di attesa sono più che accettabili...
L'immagine seguente (doppio click per ingrandirla) mostra il layout A4 predisposto nella mappa ProvaArcReader.pmf . Per rendere ancora più interessante l'immagine ho messo in evidenza la scheda delle opzioni ed evidenziato un'area di cantiere utilizzando un comodissimo strumento di disegno a mano libera.



Da notare che grazie ai dati inseriti in mappa, questo documento PMF risulta uno strumento piuttosto interessante per "navigare" sull'intero territorio italiano... provare per credere!
Uno strumento e una "logica" che sono certo potrebbero tornarvi utili in altre occasioni...

Nel caso specifico ho scelto questa modalità per evitare di preparare un set di dati a corredo del file PMF. I documenti di mappa di ArcReader infatti adottano la stessa logica dei "fratelli maggiori": il file di progetto NON incorpora i dati MA vi si collega.
Quindi, caricando dati da web, il solo file PMF risulta più che sufficiente ai miei scopi.

A chi invece volesse testare ArcReader utilizzando dati in locale, consiglio di servirsi del media kit "ESRI Data & Maps 9.3": una collezione di mappe e dati cartografici (5 DVD contenenti circa 26 GB di dati) fornita assieme ad ArcView e a molti altri software della famiglia ArcGIS.

In particolare nel DVD "Data & Maps and StreetMap North America" troverete il file "European Thematic Maps.pmf", un progetto che presenta una serie di mappe realizzate su dati demografici relativi anche al nostro bel paese.

Chi già conosce ArcMap impiegherà pochissimi minuti per utilizzare ArcReader, ma solo perchè ci sono alcuni tools (ad esempio quelli della toolbar "Markup") che non trovano corrispondenza nei "fratelli maggiori" ArcView, ArcEditor o ArcInfo.
Per tutto il resto si tratta dello stesso ambiente di lavoro di ArcMap!

Ma ciò che rende "potenzialmente" utilissimo ArcReader e la facilità con la quale si ottengono i documenti di mappa in formato PMF: basta infatti un solo click per generare un PMF a partire da qualsiasi MXD, anche molto complesso!
Dataframe multipli, etichette, simbologie, layout, regole di visualizzazione e tutto ciò che vi viene in mente, sarà rapidamente "convertito" per essere disponibile in ambiente ArcReader.

"Purtroppo" quel click richiede la presenza dell'estensione Publisher, un modulo opzionale non proprio economico... ed ecco spiegata la ragione per cui ArcReader non ha avuto, per ora, il successo che avrebbe meritato!

E' anche vero che i costi di un software sono sempre soggettivi: dipende cioè da quali benefici si ottengono utilizzandolo oppure da quali risultati si raggiungono.

Chi ha la necessità di condividere spesso i propri lavori e lo vuol fare attraverso documenti più completi e professionali rispetto ad un semplice PDF, troverà più che accettabile la spesa per acquistare Publisher.
Opinione certamente non condivisa da coloro che solo occasionalmente si scontrano con questa necessità!

In ogni caso queste considerazioni andrebbero fatte solo dopo aver ben verificato le potenzialità dell'accoppiata Publisher-ArcReader... ecco come fare.
Posto che ArcReader è "libero", ovvero scaricabile gratuitamente al link indicato a inizio articolo, non tutti sanno che anche Publisher, come qualsiasi altra estensione "desktop", può essere provata gratuitamente per un periodo di 2 mesi.

In altri termini chiunque ha acquistato ArcView, ArcEditor o ArcInfo, può attivare una licenza demo di qualsiasi estensione e utilizzarla proprio per valutare il prodotto.
Per farlo basterà accedere, dal menu avvio, al gruppo di programmi "ArcGIS" e quindi all'applicazione "Desktop Administrator".

Come prima operazione occorre verificare , accedendo alla scheda "Availability", se avete già installato le estensioni. Se non lo avete fatto dovete recuperare i DVD di installazione di ArcView, ArcEditor o ArcInfo.

Dopo la verifica, selezionate la scheda "Register single use and extensions" (o l'analoga nel caso di licenze di tipo "concurrent") e cliccate sul pulsante "Register now", scegliete poi l'opzione "I have already registered the software and need to register additional ArcGIS extensions" e continuate nella procedura.
Dopo qualche schermata incontrerete una pagina dedicata alle versioni dimostrative delle estensioni, scegliete Publisher e ultimate la procedura.

Ovviamente potrete fare quanto sopra solo se NON vi siete già "bruciati " questa possibilità, magari inconsciamente quando avete installato il vostro ArcView.
Inoltre vi consiglio di non attivare tutte le estensioni disponibili ma solo quelle a cui siete realmente interessati. Difficilmente riuscirete, in "soli" 2 mesi, a valutare tutte le estensioni di ArcGIS Desktop (al momento quelle "ufficiali" sono ben 11)...
...potrete invece sfruttare questa opportunità in un secondo momento provando un'altra estensione.

A questo punto siete in grado di aprire i vostri documenti di mappa e trasformarli in PMF.
Ovviamente dovrete prima accedere al menu "Tools" di ArcMap e cliccare sulla voce "Extensions", nella schermata che appare vi basterà rendere attiva Publisher agendo sul corrispondente flag.
Per visualizzare la toolbar di Publisher, selezionatela accedendo dal menu "View" e cliccando sulla voce "Toolbars"... ora siete veramente operativi!

Per ora vi lascio, anche se l'articolo non è terminato... infatti vorrei aggiungere ancora alcune interessanti considerazioni e qualche immagine...
...completerò "l'opera" nei prossimi giorni!

Saluti e buon divertimento con ArcReader!
PaoloGIS

giovedì 26 marzo 2009

ArcGIS, ArcView o ArcMap? Che confusione!

Nota: in data 15 MARZO 2010, ho "aggiornato" questo post apportandovi alcune piccole modifiche e completandolo con alcune immagini.

Cari utenti ArcGIS,
prima di proseguire con gli articoli dedicati alla condivisione dei documenti di mappa, voglio affrontare un argomento intorno al quale c'è molta confusione... Un po' troppa, a dire la verità!

Avete idea di quanta gente mi telefoni chiedendomi "un'offerta per ArcGIS"?
...e poi, di fronte alle mie perplessità, si corregga e mi chieda "ArcMap"...
...e solo alla fine arrivi a pronunciare (ma sempre senza troppa convinzione!) "ArcView".
Non ci crederete, ma sono moltissimi!

Per la maggior parte, ovviamente, si tratta di nuovi contatti intenzionati a dotarsi per la prima volta di un software GIS: in questo caso la "confusione" è più che lecita!
Vi posso però assicurare che una buona parte dei "confusi" è invece composta da utilizzatori di vecchia data...
In effetti, la "famiglia" di prodotti ArcGIS è molto ampia e articolata (tra l'altro, non comprende solo software). Proprio per questo motivo è difficile, anche per gli addetti ai lavori, conoscerla in tutti i suoi molteplici aspetti.

Purtroppo, questa vantaggiosa caratteristica, che rende la tecnologia ESRI "il" riferimento assoluto nel settore GIS, può generare a volte confusione nei potenziali utilizzatori e rischia perciò di non essere sufficientemente apprezzata.

L'immagine qui sotto rende molto bene l'idea (tenete presente che l'ho estratta da una pubblicazione relativa alla versione 9.2 e, nel frattempo, la famiglia è ulteriormente cresciuta).


Il messaggio corretto è il seguente: i prodotti ESRI si adattano perfettamente alle esigenze dell'utente, dalle soluzioni più semplici fino a quelle più complesse, senza alcun limite!
"Purtroppo", questo obiettivo può essere raggiunto solo attraverso una molteplicità di prodotti diversi, pensati però come complementari fra loro: esattamente come avviene in ArcGIS!

Quindi, suggerisco a tutti di investire almeno 5 minuti (non uno di più, ve lo prometto) per leggere questo articolo relativo ai prodotti di fascia "Desktop".

Vi anticipo comunque che, entro breve, vedrete pubblicate le stesse informazioni anche sul sito e sulle brochure di Esri Italia.
Infatti, in qualità di Business Partner, stiamo collaborando con gli amici di Roma per migliorare la documentazione dei prodotti ArcGIS: la migliore tecnologia del mercato non deve risultare "incompresa"!

Come mostrato nella precedente immagine, i software della famiglia ArcGIS sono organizzati in 3 linee di prodotti: Desktop, Server e Mobile.

I prodotti “Desktop”, ArcInfo in particolare, sono i precursori dell’intera offerta ESRI e, di fatto, assumono un ruolo centrale in qualsiasi sistema basato su tecnologia ArcGIS.
I prodotti ArcGIS Desktop comprendono a loro volta 4 software di “base”:
Completano l’offerta alcuni moduli aggiuntivi e opzionali denominati “extensions”.

Tutti i prodotti ArcGIS Desktop condividono la stessa architettura, la stessa interfaccia-utente e lo stesso ambiente di sviluppo.
In pratica, si tratta dello stesso software reso disponibile da ESRI in 4 diversi livelli funzionali: dal più semplice ArcReader (“limitato” nelle funzioni, ma utilissimo per “distribuire” le mappe realizzate con i livelli superiori) fino al più completo e sofisticato ArcInfo, il software GIS per eccellenza.
L'immagine che segue rende bene il concetto, anche se il livello ArcReader non compare.

I prodotti ArcGIS Desktop garantiscono quindi la massima scalabilità delle soluzioni: l’utente può così scegliere il prodotto più adatto alle proprie reali esigenze!
Non a caso tutti i lavori eseguiti con ArcView, il software GIS più diffuso al mondo, sono tranquillamente utilizzabili negli altri livelli.

Ma non solo...
Questa scalabilità fa sì che tutta l’esperienza che avete già acquisito nell’uso di un livello sia immediatamente “spendibile” in quelli superiori: per utilizzare ArcEditor o ArcInfo è infatti sufficiente concentrarsi sulle funzionalità aggiuntive, tutto il resto è identico!
Ecco perché ArcView viene spesso considerato la “porta d’ingresso” nel mondo ArcGIS.

Viceversa, i lavori realizzati con i livelli superiori vengono gestiti, nel rispetto delle diverse capacità funzionali, anche dai prodotti di fascia più bassa.

In realtà ArcView, ArcEditor o ArcInfo si presentano all’utente attraverso 2 applicazioni distinte e complementari, ognuna avente compiti e funzioni distinte:
  • ArcMap, ovvero il modulo “principale”, viene utilizzato per la produzione di mappe e per tutte le attività di editing, analisi e interrogazione dati;
  • ArcCatalog serve invece per "amministrare i dati", un'espressione piuttosto generica che comprende diverse attività: creazione di nuovi dati (geodatabase, shapefile, ecc...), organizzazione delle cartelle di lavoro, gestione dei singoli files, aggiornamento e modifica dei metadati, collegamento ai servizi web e molto altro ancora.
Quindi ArcMap e ArcCatalog sono le due applicazioni che, insieme, "formano" ArcView, ArcEditor e ArcInfo.
Si tratta però di una co-esistenza che spesso provoca ulteriore confusione...
Forse anche per questo motivo, a partire dalla versione 10 (il cui rilascio è previsto per l'estate 2010), ArcCatalog sarà integrato in ArcMap, esattamente come successe qualche anno fa con ArcToolbox.
Quindi - finalmente! - ArcView tornerà ad essere un unico prodotto!

Le estensioni sono invece una serie di moduli aggiuntivi che si “appoggiano” indistintamente su ArcView, ArcEditor o ArcInfo.
Si tratta di prodotti software opzionali e dedicati a specifici ambiti di utilizzo: analisi spaziali avanzate, rappresentazioni 3D, gestione di elementi e fenomeni in movimento, ecc.

Il nome stesso indica l’obiettivo principale delle estensioni: “estendere” le capacità funzionali dei software di base, aggiungendovi ulteriori strumenti e funzionalità.
Per conoscere nel dettaglio le principali estensioni, vi consiglio di leggere la brochure, in lingua italiana, disponibile al seguente link http://www.esriitalia.it/dmdocuments/ARCGIS_ESTENSIONI.pdf , dalla quale ho estratto la seguente immagine:


Le estensioni, in quanto moduli aggiuntivi, si acquistano separatamente.
Vi ricordo che, prima dell'acquisto, è possibile effettuare una prova gratuita: ogni licenza ArcView, ArcEditor o ArcInfo, prevede infatti un periodo di valutazione di 2 mesi valido per ogni singola estensione.
Tenete anche presente che l'estensione ArcScan è già compresa nella licenza ArcEditor.
ArcInfo, oltre ad ArcScan, comprende anche Maplex.

ArcGIS Desktop è quindi una raccolta, completa e altamente scalabile, di software specifici per applicazioni GIS.
Chiunque operi in questo settore, dall’utente occasionale fino al professionista più esperto, potrà trovare nei prodotti Desktop la risposta più adatta alle proprie esigenze.

Premesso che in questa sede risulta impossibile elencare le differenze funzionali tra ArcView, ArcEditor e ArcInfo, possiamo in ogni caso affermare che ArcView è divenuto nel tempo uno strumento molto potente ed estremamente versatile.
Non vi è dubbio quindi che parecchi utenti troveranno in questo prodotto tutte le funzioni di cui necessitano; altri invece dovranno indirizzarsi verso i software di fascia più alta, oppure “integrare” ArcView con una o più estensioni.

Un caso tipico si realizza quando più utenti debbano inserire e modificare dati agendo simultaneamente sullo stesso geodatabase. ArcView non è abilitato ad operare in questa modalità e si rende perciò necessario l’utilizzo di licenze ArcEditor.

Laddove invece, oltre all’esigenza di cui sopra, si presenti anche la necessità di disporre di un set completo di strumenti per il geoprocessing (elaborazione dati), ArcInfo risulta essere la risposta più indicata.

Per capire meglio quale livello di licenza sia più adatto alle vostre reali esigenze, potete far riferimento alla seguente pagina web http://www.esri.com/software/arcgis/about/gis-for-me.html , dalla quale ho estratto l'immagine qui sotto:


Se non siete ancora convinti e volete una comparazione di maggior dettaglio, fate invece riferimento al seguente documento:
http://www.esri.com/library/brochures/pdfs/arcgis10-desktop-functionality-matrix.pdf

Deciso il livello di licenza (nella maggior parte dei casi coincidente con ArcView), le estensioni permettono di configurare al meglio la vostra postazione GIS.
Ribadisco che si tratta di moduli “verticali” che possono operare solo se abbinati ad ArcView, ArcEditor e ArcInfo (ArcReader infatti non è abilitato a tale scopo).
Si noti anhe che le estensioni sono "trasversali" ai tre livelli di licenza: le funzioni che aggiungono sono infatti indipendenti dal software di base.

ArcReader è invece lo strumento ideale per condividere e distribuire i lavori: semplice da utilizzare, multipiattaforma (Windows, Linux e Sun Solaris) e, soprattutto, gratuito.
Con ArcReader, chiunque potrà visualizzare, interrogare e stampare i documenti di mappa realizzati con ArcView, ArcEditor o ArcInfo. Per ulteriori informazioni su questo prodotto vi consiglio di consultare il post che ho pubblicato il 27 marzo 2009.

Al livello Desktop appartiene anche ArcGIS Explorer, un altro software gratuito (si scarica dal seguente link http://www.esri.com/software/arcgis/explorer/index.html), che consente di integrare dati "in locale" con servizi di mappa 2D e 3D accessibili via web.

Un ultimo accenno merita ArcObjects, la libreria di componenti software utilizzata per realizzare tutti i prodotti della famiglia ArcGIS.
Una risorsa che gli utenti sviluppatori possono a loro volta utilizzare per creare nuove estensioni o personalizzare gli strumenti già disponibili. I linguaggi di programmazione supportati sono quelli standard: Visual Basic (VB), .NET, Java e Visual C++.

Concludo segnalandovi che potete considerare quanto finora esposto, come il "bigino" del capitolo 3 della pubblicazione, ovviamente in lingua italiana, "Cos'è ArcGIS 9.3", che trovate disponibile gratuitamente al seguente link: http://www.esriitalia.it/index.php?option=com_docman&task=cat_view&gid=37&Itemid=388&lang=it
Si tratta di un volumetto di ben 130 pagine in cui troverete informazioni dettagliate sull'intera famiglia ArcGIS (se invece cercate qualcosa di più "leggero", vi consiglio di scaricare la brochure disponibile al seguente link: http://www.esri.com/library/brochures/pdfs/arcgis.pdf ).

Facendo riferimento alla prima figura di questo articolo, vi ricordo che i prodotti Desktop rappresentano solo una parte di ArcGIS... Altri componenti completano la famiglia:
  • i prodotti ArcGIS “Server”, che consentono di centralizzare i sistemi GIS distribuendo, sulla rete aziendale o su web, dati e funzionalità;
  • i prodotti ArcGIS “Mobile”, che permettono di sfruttare le potenzialità della tecnologia GIS anche quando si opera sul campo;
  • i servizi ArcGIS Online, che garantiscono un accesso semplice ed economico a una vasta gamma di dati, mappe e risorse che ESRI rende accessibili via web.
Sarò riuscito nel mio intento?
Ve lo dirò fra qualche mese!

Saluti
PaoloGIS

venerdì 13 marzo 2009

Esportare mappe in formato PDF incorporando attributi, livelli e coordinate geografiche

Cari utenti ArcGIS,
nel mese di febbraio mi sono dedicato a illustrare alcuni "metodi" per reperire dati su web. In questo mese di marzo vorrei invece occuparmi del processo inverso: la condivisione dei nostri lavori.

Inizio questa nuova serie di articoli con un argomento semplice ma decisamente utile: l'esportazione delle mappe utilizzando il formato Acrobat PDF.

Sono certo che molti di voi già utilizzano questa modalità per condividere le tavole generate con ArcMap, per inviarle via mail ai propri interlocutori, per consentirne il download dal sito aziendale o per farle plottare in un service.

Non tutti sanno però che i PDF possono essere generati "incorporando" alcune funzionalità utilissime per completare il contenuto informativo dei nostri elaborati.
Possiamo infatti impostare ArcMap affinchè i fruitori delle tavole PDF possano:
A - spegnere/accendere i livelli che compongono la mappa;
B - leggere le coordinate geografiche in corrispondenza del puntatore del mouse;
C - mostrare gli attributi collegati agli oggetti in mappa.

Purtroppo, devo precisare che le opzioni B e C sono riservate agli utilizzatori della versione 9.3 dei prodotti ArcGIS desktop, cioè ArcView, ArcEditor o ArcInfo... motivo in più per avviare un contratto di manutenzione...
Ma non basta! Infatti deve essere installato il service pack 1, che è scaricabile gratuitamente dal seguente link: http://support.esri.com/index.cfm?fa=downloads.patchesServicePacks.viewPatch&PID=15&MetaID=1457
Inoltre, per la corretta visualizzazione è necessario l'utilizzo di Acrobat Reader versione 9; questo però è un "problema" di chi legge i PDF.

La procedura per generare tavole PDF con caratteristiche avanzate è molto semplice. Dovete:
- selezionare dal menu "File" la voce "Export map";
- selezionare il formato PDF dall'elenco "Salva come";
- visualizzare la scheda "Advanced";
- impostare le opzioni come indicato nella seguente figura (doppio click per ingrandire l'immagine).



Tenete presente che, nel mio esempio, ho effettuato l'esportazione in modalità "Layout View", ma nulla vieta di operare in modalità "Data View".

I più pigri possono evitare di simulare quanto sopra scaricando direttamente il PDF da me generato. In tal caso, cliccate sul seguente link: esempio.pdf.
Come già anticipato, potrete sincerarvi del buon esito dell'esportazione soltanto se avete già installato Acrobat 9; le versioni precedenti si limitano infatti a gestire la suddivisione in layer.

Con riferimento alla seguente figura, vi illustrerò come si possa gestire la distinzione per livelli.



Sul lato sinistro di Acrobat dovrebbe essere già attivo il "Pannello di navigazione". Se così non fosse, potete visualizzarlo accedendo al menu "Vista"; da qui, cliccate sulla voce "Pannello di navigazione" e poi selezionate "Mostra pannello di navigazione".

Il pulsante che consente di gestire la visibilità dei livelli è ben riconoscibile dalla corrispondente icona. Per effettuare qualche prova, vi consiglio di "esplodere" prima tutti i livelli; potrete poi cliccare sulle icone "occhio" per spegnere e accendere i livelli a vostro piacimento.

Per quanto concerne la lettura delle coordinate geografiche, dovete accedere al menu "Strumenti", cliccare sulla voce "Analisi" e quindi su "Mostra barra degli strumenti analisi".
La barra contiene solo 2 pulsanti: "Strumento dati oggetto" a sinistra e"Strumento posizione geospaziale" sulla destra.
Nell'esempio in figura, ho posizionato la barra di analisi nella parte inferiore destra di Acrobat, ho cliccato il pulsante "Strumento posizione geospaziale" e ho spostato il mouse sull'area di Milano. Sotto alla barra di analisi sono visualizzate le coordinate geografiche (longitudine e latitudine) espresse nel sistema geodetico di riferimento WGS84.



Ho lasciato per ultima l'opzione certamente più interessante, ovvero la possibilità di interrogare la mappa utilizzando il pulsante "Strumento dati oggetto".
Cliccando sulla mappa vi accorgerete che Acrobat effettua una "scansione" del documento PDF alla ricerca di tutti gli elementi aventi attributi associati.
Al termine di questa operazione, sulla sinistra del video apparirà il pannello "Albero modello", suddiviso in 3 finestre.
In quella superiore dovete espandere l'intero albero e visualizzare tutti i livelli ricercando quello di vostro interesse: nel caso mostrato in figura ho voluto evidenziare i dati collegati al livello "Densità di popolazione":



Come potete vedere, questo livello contiene i collegamenti a tutte le regioni italiane. Basterà cliccare su una regione per leggere, nella finestra inferiore, i corrispondenti attributi.
Scorrendo l'elenco, potrete anche notare come, nel livello "NUTS Background", siano riportati alcuni Paesi europei con i relativi dati, a riprova che lo strumento effettua un'analisi di tutto il documento, compresi gli eventuali livelli "spenti".

Agendo sul pulsante "Ingranaggi" (vedi figura seguente), si accede ad alcune interessanti funzionalità: ad esempio, è possibile effettuare uno zoom sull'elemento selezionato (nell'esempio, la Lombardia), oppure esportare gli attributi in formato XML (tutti gli attributi incorporati nel documento, oppure solo quelli associati all'elemento selezionato) :



E' opportuno segnalare come, al momento dell'esportazione da ArcView (vedi la prima figura di questo articolo) appaia un messaggio piuttosto "inquietante" che consiglia di limitare ad un solo layer l'esportazione degli attributi.
Lo stesso messaggio informa che, per ottenere questo risultato, occorre accedere alle proprietà degli "altri" layer e visualizzare la scheda "Fields"; da qui basterà agire sul tasto "Clear all" per rendere invisibili tutte le colonne della tabella degli attibuti.
Mi permetto di aggiungere che questo stesso metodo può essere utilizzato per limitare l'esportazione dei dati anche sul layer "principale": in questo caso sarà sufficiente mantenere visibili solo le colonne di interesse.

In realtà, nel mio esempio non ho seguito il "consiglio" di ArcMap... Nonostante questo, non ho riscontrato alcun problema. Si tratta però di un layout piuttosto semplice e di conseguenza non posso escludere che qualche "inconveniente" possa verificarsi laddove le tavole risultino particolarmente complesse.
Lascio perciò a qualche "volenteroso" il compito di approfondire l'argomento, nella speranza che voglia poi condividere il risultato delle sue prove attraverso un commento a questo articolo.

Concludo invitandovi a visitare la pagina "Advanced PDF features" della guida "ArcGIS Desktop 9.3 Help" disponibile su web, una risorsa che viene costantemente aggiornata da ESRI ed è quindi sempre da preferire rispetto alla guida "desktop".
La pagina è accessibile cliccando sul seguente link: http://webhelp.esri.com/arcgisdesktop/9.3/index.cfm?id=450&pid=446&topicname=Advanced_PDF_features
Troverete una descrizione dettagliata, ma ovviamente in lingua inglese, sull'argomento oggetto di questo articolo.

Un'ultimissima nota sui dati utilizzati nel mio esempio: sono quelli contenuti nel media kit "ESRI Data & Maps 9.3", una collezione di mappe e dati cartografici (5 DVD contenenti circa 26 GB di dati) fornita gratuitamente a corredo di molti software della famiglia ArcGIS (ad esempio, ArcView).
Per il territorio italiano
, al pari degli altri Paesi europei, sono disponibili diverse tipologie di dati: limiti amministrativi (nazionali, regionali e provinciali), principali località e aree urbanizzate, autostrade e strade principali, rete ferroviaria, laghi e fiumi principali, dati demografici a vari livelli (nazionale, regionale e provinciale), modello digitale del terreno (dati SRTM e layer derivati) e immagini da satellite per utilizzi a piccole scale.
Per questo post ho utilizzato il documento di mappa "European Thematic Maps.mxd" che potete trovare nella cartella "Europe" del DVD "Data & Maps and StreetMap North America".

Spero di esservi stato utile...
Saluti e buon lavoro!
PaoloGIS

AREA FORUM (vedi anche post del 10/1/2014)

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